Yes I Start Up Donne Calabria, un anno dopo, numeri e prospettive future

Pubblicato il 24 giugno 2025 alle ore 11:32

Cos'è Yes I Start Up Donna?

Se sei qui per la prima volta può darsi che tu non abbia mai sentito parlare di questo strumento quindi per prima cosa facciamo chiarezza.

Il progetto Yes I start up donna nasce da una partnership importante tra Regione Calabria ed Ente Nazionale per il Microcredito. E' un piano finanziato con i fondi del piano di sviluppo e coesione 2014/2020 e finalizzata a promuovere l'autoimpiego e l'autoimprenditorialità delle donne calabresi.

Perchè per le donne?

Le donne hanno un ruolo fondamentale, anche se poco riconosciuto nella società odierna. L'obiettivo era quello di finanziare 300 donne calabresi che avessero avuto un'idea imprenditoriale vincente, offrendo loro inanzitutto della formazione gratuita: quindi la possibilità di acquisire delle nozioni da professionisti del settore che hanno avuto il compito di accompagnare queste donne nella realizzazione del loro business  plan, aiutarle a capire se la loro fosse un idea vincente e come eventualmente svilupparla sul territorio calabrese. Oltre a questo è stata offerta loro la possibilità di seguire le lezioni di 5 ore al giorno direttamente da casa, agevolando quindi la partecipazione di quasi tutte le fasce di età alle lezioni. Alla fine di questo percorso è stato offerto loro un bando dedicato alla creazione di imprese ovvero il FIF ( fondo impresa femminile ) che dava la possibilità, solo a chi avesse superato entrambe le fasi del percorso, di ottenere un finanziamento per aprire la loro impresa sul territorio calabrese. Ad un anno esatto siamo stati convocati a Lamezia Terme per vedere i risultati del primo anno.

 

Un po di numeri

Il progetto Yes I start up donne in Calabria ha registrato numeri da record. Le partecipanti ai corsi dislocate nelle 5 località vedono:

Cosenza, 32%, con 86 domande presentate e 37 finanziate

Reggio Calabria 28% con 78 domande presentate e 42 finanziate

Catanzaro 19% con 24 domande presentate e 7 finanziate

Crotone 14% con 11 domande presentate e 4 finanziate

Vibo Valentia 7% 19 domande finanziate e 10 finanziate

Di queste: 

Il 70% ha completato il percorso di formazione;

Il 20% si è ritirata

Il 10% Non è stata riconosciuta

Le attività imprenditoriali prevalenti sono state:

1) Ristorazione

2) BeB

3) Commercio al dettaglio

4) Settore beauty

5) Agricoltura

 

Riflessioni sui numeri

Il primo dato che emerge è che 7 donne su 10 hanno ricevuto della formazione gratuita ed hanno completato il percorso, presentando un business plan completo e domanda di finanziamento, nel 70% dei casi al bando FIF, che era stato creato ad-hoc per il supporto di Yes I Start Up donne, in quanto solo le partecipanti ai percorsi formativi hanno avuto la possibilità di presentare domanda, ed il restante 30% con strumenti come Resto al Sud oppure il bando ON di Invitalia.

Le attività di ristorazione vanno per la maggiore seguite dal turismo. Anche questo è un dato molto interessante, molte donne sono alla loro prima esperienza nel settore dell'imprenditoria, ma di base hanno una preparazione eccelsa nel settore food and beverage, ma sono ottime padrone di casa pronte ad accogliere il turista che viene in Calabria per la prima volta.

Un altro dato significativo è rappresentato dal 10% che non è stato riconosciuto dal sistema.

Questo accade molto spesso per vari motivi:

1) Informazioni date in maniera scorretta. E' avvenuto che molte persone hanno preso questo percorso in maniera non troppo seria, e durante i controlli ( che sono molto rigidi, specialmente se si fanno diverse ore di assenza ) sono risultate al mare, in macchina o altrove durante le 5 ore di lezione giornaliera;

2) Carenze nella tecnologia. Ci sono stati tantissimi corsi avviati in modalità FAD, ovvero si dava la possibilità alle discenti di potersi collegare da casa propria purchè si prendessero determinati accorgimenti, come un PC desktop ed una connessione stabile. E' stato riscontrato che alcune partecipanti hanno avuto delle difficoltà con l'utlizzo dei dispositivi informatici e per tale motivo non sono riuscite ad integrarsi ed a presentare la loro idea

3) Uso dei prestanome. E' stato rilevato anche il dato che molti business plan non corrispondevano alle caratteristiche del proponente, motivo per il quale non hanno completato il percorso

Che novità ci sono?

La Regione Calabria e l' Ente Nazionale Microcredito hanno annuciato nuovi percorsi in partenza quindi restate sintonizzati :D

L'evento successivo

A seguito della presentazione dei risultati di Yes I Start Up Donna è stato lanciato l'evento vero e proprio. Un convegno intitolato: L'impatto sociale delle attività dell'ente nazionale per il microcredito nella regione Calabria. Esso era destinato ad essere un vero e proprio momento di incontro tra tutte le categorie del settore, in particolare tra professionisti ed isstituzioni, ed ha visto vari interventi:

Riccardo Graziano: segretario generale Ente Nazionale per il Microcredito;

Filippo Mancuso: Presidente consiglio regionale Calabria;

Giovanni Nicola Pes: Vice segretario generale Ente Nazionale per il microcredito;

Aldo Ferrara: Presidente Unindusria Calabria;

Giovannella Famularo: presidente ordine dei commercialisti e degli esperti contabili Lamezia Terme;

Paolo Praticò: Direttore generale dipartimento sviluppo economico regione Calabria;

Alessandro Zanfino: Amministratore delegato fincalabra spa;

Maria Grazia Vittimberga: Vice presidente ANCI Calabria;

Antonio Rispoli: Project manager Ente nazionale per il microcredito;

Mario Murone: Sindaco di Lamezia Terme;

Filippo Pietropaolo: Vice presidente della giunta regionale regione Calabria.

Qual'è la situazione attuale?

I vari relatori che si sono susseguiti hanno intanto fatto il punto della situazione, mettendo in risalto la voglia che ha la Calabria di crescere sul territorio. Attraverso la metodologia REGG3, ci è stato infatti spiegato come è stato possibilie incentivare e dare valore alle aziende che si sono affidate al microcredito per i finanziamenti. Inoltre è stato possibile misurare il reale livello di occupazione secondo il metodo di calcolo dell'ISTAT e quello dell'ILOSTAT.

Da qui il primo dato reale ed impattante: il 20% della forza lavoro è forza lavoro potenziale che necessita di un occupazione.

Con il microcredito sono stati generati 583 posti di lavoro sul territorio, riducendo questo Gap dello 0.39% nel 2024.

Cosa ci si aspetta per il futuro?

Per il futuro è stato annunciato un rafforzamento di questa intesa, che porterà allo sviluppo di nuovi bandi, ed all'inizio di nuovi percorsi stavolta rivolti anche agli uomini che vorranno fare impresa. Inoltre sono state lanciate delle nuove sfide per il territorio. Intanto il rafforzarsi della tecnologia e degli incentivi per rendere le persone "tecnologicamente indipendenti". 

Come sottolineato sopra un numero di donne ha riscontrato un gap sulla tecnologia informatica, ma senza di essa, causa una moltitudine di adempimenti non si può mantenere un'azienda aperta, motivo per il quale sono stati annunciati finanziamenti a tema digitalizzazione informatica.

Sono stati presentati nuovi bandi con un fondo perduto importante che usciranno prossimamente, e si sono prospettati nuovi investimenti sul tema del momento: l' intelligenza artificiale.

 

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